Bon ton o grintoso, il fascino vintage del quadretto Vichy
Alle ultime sfilate abbiamo assistito al ritorno prepotente sulle passerelle del famoso quadretto Vichy che rimanda subito ai mitici sixties. Dopo le suggestioni degli anni 80 e 90, la moda ripropone il gusto vintage di una femminilità bon ton, un pò ingenua e maliziosa allo stesso tempo, quello stile che ha reso celebri icone come Brigitte Bardot e Judy Garland: immediato il richiamo al mondo rutilante del jet set della Costa Azzurra, la stampa Vichy nella sua versione aggiornata si arricchisce di dettagli nuovi , grintosi, pop e di carattere.
Ha origine dall’omonima cittadina francese ma già dal 1600 sdoganato sulle coste britanniche ai tempi di Elisabetta I e poi in Estremo Oriente: i più informati lo conoscono anche con il nome gingham, termine preso dal dialetto indonesiano.
Senza arrivare a sceglierlo come tessuto per il proprio abito da sposa, come fece BB nel 1959, il quadretto Vichy si appresta di nuovo ad essere un must have della stagione calda: maglie minime (MiuMiu), abiti-chemisier, proposti in nuvole di balze e ruches (Au jour le jour), bluse fresche arricciate in vita (MSGM), con o senza le spalle scoperte, crop top, shorts (Armani), gonne e pantaloni a sigaretta con micro volant sul fondo (Zara), e non solo nella classica versione bebè, rosa o azzurro, ma declinato in tutte le varianti di colore. E per chi vuole sentirsi nonostante tutto un pò bad-girl, la stampa gingham si arricchisce di nuovi ed inediti dettagli e si presta ad essere indossata in versione più grintosa e moderna. Scegliamo lo short più nuovo, a vita alta con un’applicazione di fiori a contrasto (Zara) o lo chemisier con patches effetto pop, da portare sopra una canotta a croquet stretto in vita da una fusciacca. Aggiungiamo una cintura alta animalier o addirittura un bustier e il trench acquista subito un carattere rock (Altuzarra). La camicia oversize dalle maniche importanti con dettagli di ruches e jabot (D&G) rimanda immediatamente all’opulenza tipica del barocco e rende unici capi basici e minimal.
Da non trascurare gli accessori: la classica ballerina in stile Cote d’Azur si arricchisce del dettaglio dei lacci al polpaccio a contrasto (MiuMiu), perfette per il pantalone capri come per minigonne e gonnelloni.