Sul green
Cara Penny, invitata da amici entusiasti del golf, trascorrerò con loro qualche giorno di vacanza: l’intenzione (loro) è di “iniziarmi” alle piacevolezze di questo sport. Mi risulta che l’ambiente spesso risulti un p0′ snob, con regole precise su come presentarsi, pertanto vorrei da te qualche dritta sul dress-code da green, per non sembrare il classico pesce fuor d’acqua. (Giuliana, Milano)
Ti ho preparato una gallery allegra ma misurata, secondo le regole non scritte di questo sport: infatti è vero che il golf pretende un certo dress-code, oggi meno che ieri, ma pur sempre bisogna tenere presenti un paio di cosette. Nasce come sport elegante, se consideriamo che una delle 10 regole del Galateo per Golfisti recita “dressing your best”, vestitevi al meglio, pertanto mai troppo casual; inoltre la maggior parte dei club ha propri codici d’abbigliamento, è quindi sempre meglio verificare con i tuoi amici. Per le signore la scelta è ampia, vanno bene i pantaloni lunghi , te ne propongo alcuni spiritosi nei tipici motivi di check, righe o quadretti Vichy (Chervò), o bermuda al ginocchio (non hot-pants!) (Nike), o ancora gonnelline di lunghezza media accompagnate dalle classiche polo con o senza maniche in colori mai sgargianti (Chervò), abitini morbidi anche in tessuti tecnici (da sin.: Chervò, Colmar, Geodimension); preferibilmente niente jeans, tute e mai minigonne (ricordati che ci si china…). Oltre alle classiche scarpe allacciate bicolori o con frange (lascia pure a casa i tacchi, anche all’interno delle Club House sono fuori luogo) (TeeGolfShoes), presentati accessoriata di visiera o cappello, guantino d’ordinanza , uno smanicato imbottito o un leggero giubbino antivento a seconda delle località (tutto Chervò) e se vuoi apparire ultratecnologica e pronta a tutto, il GPS al polso è d’obbligo (TomTom Golfer)…